Parkinson
La malattia di Parkinson (MP) è una patologia degenerativa del sistema nervoso centrale caratterizzata da bradicinesia, rigidità muscolare e tremore. La MP è frequentemente accompagnata da alterazioni cognitive nel dominio visuo-spaziale. Il declino cognitivo è una parte importante della MP, caratterizzato da sintomi sfumati che possono essere in molti casi di entità lieve, ovvero di grado tale da non interferire significativamente con la capacità del paziente di svolgere le attività della vita quotidiana.
Diversi studi dimostrano che il rischio di sviluppare una demenza sembra 2-3 volte maggiore nei pazienti parkinsoniani che nei soggetti normali di pari età. Ciò non rappresenta tuttavia la regola, e la maggior parte dei colpiti non deve aspettarsi problemi nella vita di tutti i giorni.
In circa un quarto dei casi di morbo di Parkinson si sviluppa un decadimento cognitivo. Il rischio per lo sviluppo di demenza è aumentato se l’esordio del Parkinson è in età avanzata, se c’è una storia familiare di demenza e se il livello culturale del paziente è basso (ridotta scolarità).
La demenza nella MP esordisce dopo anni dall’instaurarsi dei disturbi motori. I disordini cognitivi più comuni nella MP sono simili a quelli che si osservano nella demenza Fronto-temporale. Il declino cognitivo interessa le funzioni esecutive, con riduzione dell’attenzione, incapacità di astrazione e critica, ridotte capacità di giudizio e rallentamento della produzione verbale e della risposta alle domande. Ci sono anche deficit visuospaziali, l’attenzione presenta fluttuazioni e la memoria è deteriorata (memoria visuo-spaziale e procedurale).
Oltre alla demenza è frequente anche in questi pazienti la depressione, che può essere lieve o moderata e si può presentare come depressione cronica maggiore.