Demenze
La demenza è un insieme di sintomi che possono avere cause differenti. Il quadro generale è caratterizzato da:
- Sintomi cognitivi: quali memoria, linguaggio, pensiero, orientamento spazio-temporale, capacità di critica e di giudizio.
- Sintomi funzionali: autonomia nello svolgimento delle attività di tutti i giorni.
- Sintomi comportamentali e psicologici: depressione, ansia, agitazione, aggressività, apatia, alterazioni della personalità, perseverazioni, disinibizioni.
La demenza probabilmente è una delle cause principali di disabilità e dipendenza tra le persone anziane in tutto il mondo. La sua diffusione è legata allo scenario demografico di questi ultimi anni. È una condizione altamente invalidante, in continuo aumento nel mondo in virtù dell’invecchiamento delle popolazioni, rappresenta dunque una delle più importanti emergenze che i sistemi sanitari si troveranno ad affrontare nei prossimi anni.
Attualmente la demenza è definita come una sindrome clinica caratterizzata da un declino progressivo delle facoltà cognitive di entità tale da interferire con le usuali attività sociali e lavorative del paziente. La diagnosi richiede la presenza di una sindrome clinica definita da criteri precisi ed è possibile soltanto quando i sintomi sono di entità tale da compromettere le capacità di relazione dell’individuo con l’ambiente che lo circonda.
Non esiste una causa specifica, le cause della malattia sono fino ad oggi sconosciute, probabilmente l’origine è plurifattoriale, legata a fattori genetici, ambientali e allo stile di vita. Infatti sono numerosi i processi patologici che possono portare a un quadro di demenza (ad esempio l’età e la depressione maggiore).Tuttavia la causa più frequente è la malattia di Alzheimer che riguarda il 50-70% dei casi, il 10-20% è su base vascolare, nel 10-30% dei casi la causa è una patologia neurodegenerativa come la demenza a corpi di Lewy e la malattia di Pick.
L’impatto della demenza sulla famiglia del paziente è rilevante e la possibilità di una diagnosi accurata permette di fornire informazioni importanti sul decorso della malattia, sugli atteggiamenti e le modalità di relazione più appropriate e sui servizi disponibili ai familiari e al paziente stesso. (collegamento a caregiver).
Le caratteristiche cliniche della malattia possono variare notevolmente da paziente a paziente, con un’eterogeneità quantitativa e qualitativa. Il più precoce ed evidente sintomo è in genere una perdita significativa della memoria che si manifesta all’inizio soprattutto con difficoltà nel ricordare eventi recenti e successivamente si aggrava con lacune in ambiti sempre più estesi. La malattia colpisce poi le altre funzioni mentali come il linguaggio, la capacità di parlare e di intrattenere, ecc…
Con l’aumentare della vita media le demenze assumono ogni giorno di più le caratteristiche di un’emergenza per la nostra società, considerati i risvolti e le necessità assistenziali che esse comportano.
Degni di menzione sono i dati di prevalenza che stimano, come affetti da demenza, un numero rilevante (tra il 6-10 %) di individui di età superiore ai 65 anni.
Grandi speranze sono quindi riposte nella ricerca, nel tentativo di individuare i: meccanismi patogenetici responsabili dell’invecchiamento precoce del cervello. Ciò può aprire nuovi orizzonti verso l’individuazione di una terapia specifica, atta a contrastare la degenerazione neuronale, che altrimenti evolve in modo inesorabile e provoca demenze.